COMPRENDERE L’ECONOMIA PER DAVVERO. QUELLO CHE I LIBRI NON DICONO

da | 8 Maggio 2023 | Alta Formazione

COMPRENDERE L’ECONOMIA PER DAVVERO. QUELLO CHE I LIBRI NON DICONO

Descrizione del programma e obiettivi

  1. Elementi di base: come ragiona un agente economico e come funziona un sistema economico
  2. La disuguaglianza economica è la madre di tutte le disuguaglianze? Riconoscerla e capire le sue molteplici sfaccettature
  3. Una lettura attenta e consapevole della pandemia, fattori economici e non solo

Il corso intende fornire inizialmente gli strumenti interpretativi per poter leggere a fondo i fenomeni economici nella loro interezza. E poiché per capire in profondità un sistema bisogna conoscerlo, la prima parte del corso intende fornire le conoscenze istituzionali di base dell’economia, partendo dalla microeconomia che affronta le scelte economiche del singolo operatore economico (quindi il consumatore, l’impresa, le varie forme di mercato), per approdare al funzionamento dell’intero sistema economico, affrontato dalla macroeconomia che con un approccio aggregato si occupa di fenomeni complessi come l’inflazione, la disoccupazione, il ciclo economico, la crescita economica, il debito pubblico.

Gli strumenti così acquisiti nella parte 1 del corso poi vengono utilizzati per analizzare criticamente un aspetto fortemente caratterizzante le nostre società: la disuguaglianza economica (parte 2), che sta crescendo molto non solo tra paesi e diverse aree geografiche ma anche all’interno dello stesso paese. La grande crisi del 2008 ha dimostrato che le crescenti disuguaglianze apparentemente neutralizzate col ricorso al debito, hanno completamente distrutto una relazione ragionevole tra redditi, consumi e ricchezza. E oggi che la convergenza tra i redditi sta venendo meno, bisogna interrogarsi con forza sul perché il problema della disuguaglianza venga considerato come un non problema, ponendo l’attenzione solo sulla questione di sollevare gli individui dalla povertà assoluta. La povertà è un problema, ma non è un argomento legittimo per distrarci dal problema pervasivo e specifico della disuguaglianza.

La relazione con altri fenomeni ne dipingono la sua natura multisfaccettata: globalizzazione, democrazia, distribuzione personale del reddito sono assai interconnessi con la disuguaglianza e vengono analizzati per comprendere in che modo quest’ultima si insinua e permea aspetti della vita sociale, politica e culturale delle persone, come l’accesso alla formazione, ai servizi sanitari e la possibilità di fruire di beni essenziali e comuni. Se nel 1800 la disuguaglianza globale tra gli individui era attribuibile nell’80% dei casi alla famiglia in cui si nasceva e il restante 20% al paese, oggi questo rapporto è completamente rovesciato: la disuguaglianza dipende fortemente dal paese in cui si nasce. Negli ventennio che va dal 1988 al 2008, un ventennio di globalizzazione spinta, i veri vincitori sono stati i super-ricchi e la piccolissima borghesia di Cina e India. Al palo sono rimasti i poverissimi e le classi medie delle nostre borghesie avanzate.

La globalizzazione ha dunque ridotto la disuguaglianza? È ancora una questione controversa. La disuguaglianza fa bene alla democrazia? Assolutamente no. La disuguaglianza si eredita di padre in figlio? Assolutamente sì.

A queste e molte altre domande il corso cercherà di dare risposta, mettendo a confronto i maggiori contributi in letteratura, analizzando dati, rapporti e studi quantitativi. Gli studenti acquisiranno una competenza nell’utilizzo di strumenti statistici utili ad interpretare evidenze empiriche al fine di studiare e comprendere le dinamiche della disuguaglianza e cogliere tutti i possibili effetti sul tessuto sociale e politico di un paese.

Il percorso vuole stimolare una visione critica della disuguaglianza economica uscendo da approcci convenzionali dell’economia neoclassica e neoliberista e ponendo l’enfasi sull’importanza della distribuzione personale del reddito (anziché su quella funzionale su cui finora si è concentrata gran parte della letteratura). La crisi pandemica non ha fatto altro che aumentare le distanze tra gli individui e moltiplicare gli interessi egoistici, a scapito di una valorizzazione di importanti beni e interessi collettivi come l’educazione e il livello di salute.

Il corso intende portare lo studente ad un’attenta riflessione critica sui meccanismi di redistribuzione fiscale e sui sistemi di welfare pubblico. La discriminazione e la ghettizzazione operata nei confronti di gruppi “diversi” attraverso forti disuguaglianze economiche e altri meccanismi ideologici, creano spaccature nel tessuto sociale e indeboliscono il processo democratico di partecipazione. Infine, su questo terreno della disuguaglianza è possibile intravedere tanti spazi aperti su cui possono convergere interessi specifici degli studenti: la relazione tra economia e filosofia per definire soluzioni davvero efficaci con una stessa visione valoriale, l’interazione tra disuguaglianza e illibertà da una parte, disuguaglianza e giustizia sociale dall’altra. Un problema così complesso si risolve solo con un processo continuo di acquisizione di conoscenze, di confronto e di deliberazione informata.

La concentrazione del potere finanziario cui si è assistito negli anni recenti ha indotto diversi pensatori e rileggere il modo critico l’evolversi del capitalismo verso forme sempre più lontane dal sentire del singolo individuo, di fatto appaltando persino la gestione delle politiche pubbliche a soggetti titolari di veri e propri imperi, con cui è difficile non dover confrontarsi. Da questa prospettiva, la crisi pandemica ha fatto cadere diversi veli da realtà solo apparentemente depositarie della difesa dell’interesse comune, rivelatesi piuttosto la longa manus di suddette multinazionali finanziarie e dei propri interessi ed obiettivi privatistici. La collusione di potere economico e finanziario presso alcune istituzioni a scarso coefficiente di democraticità ha fatto sì che i cittadini vengano facilmente presi in giro e visti come consumatori e non come persone. Le riflessioni che verranno stimolate andranno quindi a mettere in discussione la gestione della cosa pubblica, nel momento in cui logiche dis-umane vengono imposte surrettiziamente, invocando un ipotetico ma illusorio e fallace bene comune.

Conoscere il funzionamento dei meccanismi di finanziamento pubblico, sulla base di una conoscenza rigorosa della teoria, consente di acquisire strumenti di lettura indipendenti e altri rispetto alle varie narrazioni univoche e unilaterali cui purtroppo troppo spesso oggi siamo sottoposti. Per cui, il corso non verterà su sterili formalismi ma metterà in primo piano il ragionamento economico come strumento di interpretazione dei fenomeni e delle politiche economiche dei governi e della banca centrale.

Tipologia di per-corso: Alta Formazione

Modalità: in presenza 

Durata del percorso: 15 ore divise in 3 incontri da 5 ore ciascuno

Date del percorso: 

Costo: 

Iscrizione: info@multiversitas.com

Programma dettagliato

  1. Microeconomia
    • Le basi dell’economia
    • Mercati e stato in un’economia moderna
    • Elementi fondamentali di domanda e offerta
    • Domanda e comportamento del consumatore
    • Produzione e organizzazione delle imprese, analisi dei costi
  2. Macroeconomia
    • Quadro generale di macroeconomia, i conti della produzione e del reddito
    • Il consumo e l’investimento
    • Domanda aggregata e moltiplicatore
    • La moneta e la politica monetaria
    • Crescita economica e offerta aggregata
    • Cicli economici e disoccupazione
    • Conseguenze economiche del debito e politiche di stabilizzazione,
    • La crisi finanziaria, la crisi pandemica, la crisi bellica: un unico denominatore
  3. Disuguaglianze
    • Ma la disuguaglianza è un vero problema?
    • Perché gli economisti non se ne sono occupati per decenni?
    • Quante facce ha la disuguaglianza? Economica, sociale, politica, di genere, di razza, di salute, di educazione
    • Gli studi sulla disuguaglianza e la deriva statistica
    • Disuguaglianza nell’era della globalizzazione. Gli effetti della pandemia
    • Meno disuguaglianza e più democrazia?
    • Misuriamo la disuguaglianza
    • Economia e filosofia: un binomio possibile per contrastare la disuguaglianza? Politiche fiscali, educative e riforme strutturali

4. Una nuova lettura della pandemia: documenti e riflessione critica su:

  • Gli eventi dal 2020 ad oggi, in un’epoca che segna la fine definitiva della libera economia di mercato, evoluta in un capitalismo emergenziale e antidemocratico.
  • Le deglobalizzazione in atto e l’ineluttabile cambiamento degli equilibri geopolitici – come la progressiva riduzione del dollaro come valuta degli scambi internazionali;
  • L’emergere delle economie asiatiche;
  • Tentativo di controllo e militarizzazione nelle economie più sviluppate, sotto l’egida delle ideologie green e della cancel culture, in quanto solo popoli privi di radici possono essere manipolati su larga scala.